15 apr 2009

Voglia di IPTV - parte prima

di Igino Manfre – igino@interact.mobi

Diego Abatantuono e’ l’unico che e’ diviso tra pasta e fagioli ed IPTV. Tutti gli altri grandi provider la offrono, ma sicuramente l'IPTV non si e’ rivelata la “killer application” di Internet. Piuttosto, passare le serate davanti ad un PC, connessi alla rete, a condividere impressioni tra conoscenti su cio’ che e’ disponibile in rete anziche’ davanti al televisore e’ una cosa comune tra le giovani generazioni.
Ma l'IPTV non e’ una cosa solo per le telco. Tra le sue tante definizioni la piu’ semplice e’ quella di essere un “metodo di distribuzione”. Uno tra i tanti, abbordabile anche a casa propria. Sì, puo’ venire a chiunque la voglia di farsi la propria IPTV.
Attraverso l'IPTV posso far condividere a decine di punti di fruizione uno stesso segnale televisivo (HD o SD) che ricevo in un punto. Per i teledipendenti potrebbe essere la soluzione dell’annoso problema della visione dello stesso segnale televisivo del salotto anche in cucina.
E’ sempre piu’ presente nelle case degli italiani un segmento di rete. Con un po’ di coraggio, chi fa delle migliorie a casa propria, puo’ pensare di sostituire al solo cablaggio telefonico “a due fili”, un vero e proprio cablaggio strutturato.

Il cablaggio strutturato prevede la installazione di un paio di prese di rete RJ45 in ogni stanza (non una sola) che convergono ad un patch panel collocato nel nodo centrale, ciascuna mediante un proprio cavo di rete. Nel nodo centrale c’e’ uno switch di rete, ed il router ADSL (che fornisce la connettivita’ verso “il resto del mondo”), a volte tutt’uno con un router Voip. Ma anche con la linea telefonica convenzionale la cosa puo’ funzionare ugualmente. Mediante un centralino telefonico anche al citofono potra’ essere risposto da ogni stanza.

Attraverso il cablaggio strutturato si distribuiscono telefono e servizi Ip ad ogni stanza.




Una rete IPTV domestica puo’ quindi servire a distribuire i segnali DVB, condividendo con tutte le destinazioni raggiunte dal cavo di rete quanto abitualmente riceviamo mediante cavo di antenna solo in certi punti . Il vantaggio e’ che con le stesse prese di rete si accede ad internet.
Quindi se sei in procinto di fare dei lavori in casa, considera l’opportunita’ di sostituire il cablaggio telefonico con un sano cablaggio strutturato di rete. Fra un po’ ogni stanza avra’ una presa di rete, esattamente come non manca una presa della 220.
Non voglio irritare i supporter del wireless. Tutti coloro che hanno avuto modo di usare una rete wireless, hanno avuto modo di constatarne la comodita’ ma anche i suoi limiti.
Il wireless e’ ideale per scaricare e-mail o chattare al volo. In genere funziona quando vi e’ utenza a banda contenuta senza particolari esigenze. Se si parla di video, sono dolori, e il wireless va in tilt. Quindi fili, cablaggio in UTP5+, rame (lasciamo la fibra dove serve!)
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