Come capire qual è il miglior bitrate per le tue trasmissioni in video streaming ? La risposta non è scontata e la scelta dipende da una serie di fattori variabili.
Il rapporto tra la la risoluzione dei tuoi video e il bitrate, infatti, cambierà in base alla velocità del tuo computer, il tipo di encoder e la piattaforma streaming utilizzata.
In ogni caso, però, la scelta giusta sarà comunque quella di permettere la visualizzazione dei tuoi video a un ampio pubblico.
In che modo risoluzione e bitrate influiscono sulla qualità del video e sulla dimensione dei file?
Prima di tutto bisogna avere le idee chiare in merito alla definizione di termini come risoluzione e bitrate.
La risoluzione, cioè il numero di pixel distribuiti su uno schermo o monitor, ha un enorme effetto sul tipo di streaming che puoi trasmettere.
Se, ad esempio, si dispone di un monitor 720p, l'ideale è trasmettere in streaming con la stessa risoluzione, in modo che il monitor possa visualizzare ogni pixel del video.
Se lo streaming, invece, verrà trasmesso in 1080p, il monitor comprimerà l'immagine in 720p, con un enorme spreco di larghezza di banda.
Un bitrate, invece, è la quantità di dati richiesta per codificare un singolo secondo di video. Quando si vuole trasmettere in video streaming bisogna tenere conto che maggiore è il bitrate, maggiore sarà la qualità e la larghezza di banda necessaria.
L'ideale, quindi, sarebbe caricare sempre video con il massimo bitrate possibile. Il problema, però, è che nn tutti gli spettatori sono in grado di scaricare contenuti di questo tipo.
Se la velocità di download è di 5 Mbps e lo spettatore sta guardando una trasmissione a 6 Mbps, il computer comprimerà il file, il video sarà instabile e probabilmente resterà bloccato nel limbo di buffering.
Per risolvere il problema, oggi molte piattaforme permettono la transcodifica del video, ma questo spesso compromette la qualità.
Qual è la differenza tra bitrate costante e variabile?
A meno che non si stia trasmettendo un'immagine fissa, infatti, alcuni avranno più dettagli e altri meno, determinando una qualità inferiore durante segmenti complessi e una larghezza di banda inutilizzata su segmenti semplici.
Utilizzando i bitrate variabili, invece, gli encoder si adattano alle esigenze dei dettagli dei diversi segmenti video, per questo è il processo di trasferimento dei dati preferito nella maggior parte dei casi.
Utilizzando bitrate variabili per la trasmissione di un concerto live, ad esempio, l'encoder riconoscerà i vari dettagli e trasferirà più dati.
In conclusione, quale bitrate dovrei usare?
La scelta dipende dipende in gran parte dalla velocità della tua connessione ma anche dal pubblico che guarderà le tue trasmissioni e dai dispositivi che utilizzerà per farlo.
Un torneo sportivo, ad esempio, avrà spettatori molto diversi rispetto ad un sermone in chiesa.
In linea di massima, ecco quali sono le impostazioni consigliate per le trasmissioni in streaming:
- 1080p: 4Mbps to 6Mbps
- 720p: 2Mbps to 4Mbps
- 480p: 1Mbps to 2Mbps
- 360p: 400kbps to 1.5Mbps
- 240p: 300kbps to 700kbps
Se per le trasmissioni in streaming utilizzi VidiU di Teradek, avrai a disposizione delle impostazioni preconfigurate per la qualità video: Full HD, HD, Alta, Media, Bassa, Mobile.
Di seguito, ecco le specifiche per queste impostazioni:
- Full HD: 1920 x 1080 / 5.2 Mbps
- HD: 1280 x 720 / 2.2 Mbps
- High: 960 x 540 / 1.4 Mbps
- Medium: 736 x 414 / 796 Kbps
- Low: 480 x 270 / 446 Kbps
- Mobile: 360 x 200 / 273 Kbps
Considera che ogni piattaforma di streaming include diverse impostazioni che possono o meno limitare la possibile quantità di bitrate da trasferire.
Ecco tutte le piattaforme streaming più popolari e le relative impostazioni:
Ustream
Facebook Live: (1080p non consentito)
Youtube
Ustream
Facebook Live: (1080p non consentito)
Youtube
La scelta del bitrate, dunque, non è un'impresa facile, ma con queste indicazioni dovrebbe essere più semplice. Sei pronto?
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