11 lug 2014

Produzione video live streaming

Il live streaming e il video ondemand stanno ormai spopolando sia lato aziende che consumatore/spettatore/utente. Chi non ha mai cercato un video o una diretta in streaming ?

La tecnologia streaming è un'evoluzione delle tecniche tradizionali di trasmissione video broadcasting, infatti si tratta di distribuire un flusso encodato e transcodificato tramite IP su dispositivi connesso in rete.



Quali sono le best practice per lo streaming live?

1. Esistono diversi modi per fare lo streaming live, infatti una soluzione per lo streaming di un evento non è detto che sia adatta per altre esperienze. Infatti secondo le esigenze e il badget è possibile scegliere una soluzione di streaming con un trade-off tra qualità e costo.

2. Bisogna avere come focus lo spettatore, quindi immaginiamo di offrire un servizio di live streaming dinamico con la gestione di più flussi video attraverso uno switcher che rende l'evento visivamente più interessante. Nella selezione dello switcher è importante considera il numero di ingressi in base alla tipologia di evento ed al service audio video messo in campo. Gli switcher si dividono in due categorie:
Hardware e Software. Entrambi possono offrire un servizio impeccabile, in ogni modo dipende dal tipo di esperienza e di fiducia che si ha nel prodotto. Per esempio un software potrebbe crashare ed interrompere un evento live.


3. Gestire il flusso da distribuire in live streaming è uno step fondamentale e come tale è fondamentale scegliere il prodotto e la soluzione più adatta per questa fase. Gli encoder video sono disponibili sia in modalità software (youtube, adobe flash media live encoder, ustream, livestram) che hardware (niagara, teradek, digital rapids). Anche in questa scelta tutto dipende dalla tipologia di evento, dalle esigenze e dal budget. Esempio gli encoder Niagara sono un prodotto ad oggi ancora molto affidabile garantendo funzionalità 24/7, invece la peculiarità dei Teradek è la mobilità. Oppure avere a disposizione un video encoder hardware permetterebbe di gestire meglio la codifica dei flussi ed una distribuzione più potente.


4. Decidere quale compressione e formato codificare i flussi audio video per uno streaming live di qualità è altrettanto importante, specialmente in un periodo in cui i dispositivi e le piattaforme di playback sono tante e variegate anche dal punto di vista tecnologico. Si è parlato molto dell' MPEG-DASH come protocollo universale, ma ancora lo streaming viaggia principalmente in RTMP, codec video H.264 e codec audio AAC in progressive frame.
Per un live streaming di successo e libero da intoppi è molto importante considerare servizi di cloud transcoding e media serving (wowza) che permettono di settare diversi livelli di bitrate in modo da adattarsi a qualsiasi dispositivo per la riproduzione su (computer, dispositivi mobili, tablet e set-top box) e distribuire su protocolli differenti compatibili con i vari dispositivi RTMP, HTTP / HLS.

5. Lo streaming live in HD e i limiti tecnologici sono un problema quotidiano per chi progetta e offre servizi di streaming. Infatti per ottenere un flusso audio video in HD in uscita durante uno streaming live è necessaria una larghezza di banda garantita che potrebbe variare dai 2 Mbps fino ai 10 Mbps in upload. Questo in teoria. In pratica le variabili sono leggermente di più. Per esempio bisogna verificare se l'area dell'evento (dal quale si effettua lo streaming ) è coperta da connettività e banda garantita in upload.
Le tecnologie sulla banda e la connettività sono diverse: adsl-WIFI, fibra, 3g/4g LTE, uplink satellitare e WiMax; ma attenzione non sempre un test pre-evento di banda può essere veritierio specialmente se la stessa banda sarà saturata da altri dispositivi presenti durante l'evento, quindi sarebbe opportuno assicurarsi una banda dedicata. Se invece si utilizzano le tecnologie uplink satellitare tutto sembrerebbe diventare più semplice anche se i costi sono leggermente più alti rispetto al mercato per eventi di media portata; in questo modo la distribuzione del video streaming verrebbe fatta da remoto in cui la banda e la connettività sono garantite.


6. L'evento e la messa on line in live streaming sul web non è come andare in onda in TV perchè non esiste un palinsesto riempi spazi. Molto spesso prima di un evento in live streaming il player è completamente nero questo potrebbe lasciar intendere che un evento "Non s'ha da fare".
Per ovviare a queste problematiche è necessario effettuare dei pre test (giorno precedente) simulando il live streaming dell'evento; invece il giorno della programmazione è consigliabile avviare le apparecchiature e lo streaming live almeno un'ora prima. Per evitare che durante quell'ora di live gli utenti vedano un player spento o nero è consigliabile mandare in onda le riprese della zona dell'evento, un banner dinamico con il count down o qualche informazione relative l'orario di inizio o avviare delle discussioni in merito all'evento in maniera tale da tenere occupati gli utenti nell'attesa e farli sentire partecipi.
Al termine del live streaming è consigliabile rendere subito disponibile il VoD dell'evento stesso o inserire nel flusso un cartello con le informazioni di contatto o relative all'evento stesso (es. seguici su, rivedi il video su, Thank you etc.)

7. Se qualcosa non va bene durante il live streaming è buona prassi prevedere un piano B (come backup). La scelta di un'infrastruttura di backup (un video encoder che funziona parallelamente a quello in live su un canale di distribuzione diverso) pronto ad entrare in azione se il flusso principale va in down evitando così che il servizio si fermi.

In conclusione possiamo sicuramente affermare che il live streaming sta raggiungendo i livelli del broadcasting televisivo e in quanto tale è necessario realizzare servizi affidabili e garantiti per i propri spettatori ed utenti.
Infine non bisogna rinunciare al servizio di live streaming perchè si pensa che sia inaccessibile ma bisogna avere la consapevolezza che esistono una miriade di soluzioni che si possono adattare sia alle esigenze che al budget.


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